Tagliacozzo testimone di arte egizia, orientale ed etiopica: il Museo Orientale

A circa 3km di distanza dal centro abitato del borgo medievale di Tagliacozzo, sorge su una collina un santuario, la cui origine varia tra XIII e XIV secolo. Intorno alla metà dell’Ottocento, l’arrivo di Frati Minori diede un notevole impulso alla ristrutturazione del santuario e al suo generale sviluppo. In un clima di miglioramento che mostrava un’ascesa vertiginosa, si verificò un fatto che segnò con uno scuro neo la storia del posto: il terremoto del 1915 portò danni tutt’altro che trascurabili, nonostante i quali, tuttavia, non si interruppe l’affluenza di fedeli al santuario. La ripresa fu difficile ma non impossibile e, al giorno d’oggi, a distanza di un secolo, il Santuario della Madonna dell’Oriente è tenuto in grande considerazione, quando si parla di bellezze artistiche e culturali del borgo. Un aspetto interessante che lo caratterizza è la presenza, al suo interno, di un museo di arte orientale. Dietro la sua fondazione, avvenuta nel 1968, ci sono i nomi di padre Gabriele Giamberardini e padre Tommaso Casale: il primo, francescano che si era trovato, anni addietro, sia in Egitto che in Oriente, si occupò della raccolta del materiale; il secondo, tagliacozzano di nascita e appartenente alla confraternita del santuario, prese in mano l’organizzazione pratica del museo, portandola fino all’apertura effettiva del ’68. La collezione vanta una quantità notevole di tavolette lignee ex voto, con cui le persone rendevano grazie alla divinità, dopo essere stati aiutati in una determinata circostanza: quelle presenti nel museo parlano di miracoli riguardo calamità naturali, incidenti con mezzi di trasporto, incidenti sul lavoro, brigantaggio e, particolari, sono quelle degli “oranti del voto segreto”, in cui è volutamente nascosto il motivo per cui è stata pregata la Madonna. All’interno del museo è possibile ammirare inoltre: una pittura votiva, commissionata a Luigi Giannantoni dalla popolazione di Tagliacozzo per la fine di un’epidemia di colera; una collezione di Ave Maria in più di 150 lingue; oggetti di artigianato artistico del XX secolo proveniente dal Medio Oriente; reperti archeologici dell’Antico Egitto; una collezione numismatica (di monete) e filatelica (di francobolli). Un’esposizione di questo genere rappresenta, per la città d’arte, un tratto particolarmente distintivo e che merita di essere valorizzato sia da parte promotrice sia da quella spettatrice. Si accettano prenotazioni (Tel. 0863/610257) per visite private o di gruppo, dal lunedì al venerdì dalle 09:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 17:30. Tanto vicino quanto interessante, il Museo Orientale è a Tagliacozzo che vi aspetta!

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